Comicsblog – Un assaggio delle Palacinche di Alessandro Tota e Caterina Sansone
Un "reportage sentimentale" a firma di un fumettista e una fotografa: per ripercorrere e narrare, in maniera molto personale una pagina difficile della storia italiana.
di Nicola D’Agostino
“Questo è un grande progetto, Michel! Un grand projet!”. È così, con una vignetta in cui Alessandro Tota, premiato autore di “Yeti”, spiega entusiasta la sua idea a un editore francese. Ed è così che sono stati accolti i visitatori dell mostra di Bilbolbul dedicata a “Palacinche – storia di un’esule fiumana”, anteprima del volume che verrà pubblicato il prossimo anno.
La grande idea di cui sopra è quella di una commistione di fumetto e fotografia, realizzati rispettivamente da Tota e dalla sua compagna, la fotografa Caterina Sansone, in un viaggio in giro per l’Italia e in Croazia.
Palacinche, noto anche come “Andata/Ritorno”, è una cronaca a distanza fatta tramite immagini e disegni. È una cronaca dei luoghi di una migrazione forzata e di una pagina sofferta dell’Italia del ventesimo secolo. Si tratta dell’esodo dei giuliano-dalmati italiani -tra cui la madre di Caterina- che, nel 1947, furono costretti ad andare via da Fiume, che divenne Rijeka e fu annessa alla Jugoslavia di Tito in seguito a un trattato.
Nel 2009 Alessandro e Caterina hanno percorso la nostra penisola da nord a sud. Hanno cercato, visitato, disegnato e fotografato quei luoghi che una cinquantina d’anni prima erano stati adibiti a campi profughi per accogliere le decine di migliaia di esuli. Il loro pellegrinaggio li ha portati a visitare Firenze, Napoli, Bagnoli, il Parco di Capodimonte, Palermo, Udine, Trieste e infine Rijeka.
All’inizio di quest’anno la rivista ANIMAls ha pubblicato alcune pagine di Palacinche. Durante il mese di marzo è stata la volta della mostra a Bologna, tenutasi locali dello Spazio Labo’. Qui, sino a pochi giorni fa, era possibile vedere un estratto più ampio del loro lavoro con una cinquantina tra disegni e fotografie, oltre a documenti e altro materiale.
Palacinche, che prende il nome dai tipici dolci slavi a cialda, simili a crepes, è effettivamente un “grande progetto”, originale e ambizioso. Lo è non solo perché ha come obiettivo dichiarato il recupero di un pezzo di storia italiana e europea ma anche perché è anche un diario personale dei due narratori. È un diaro pubblico e al tempo stesso intimo per immagini in cui fotografie e disegni si propongono di operare in maniera complementare e a più livelli.
Entrambi gli autori non si limitano a fissare scenari e luoghi ma si concentrano anche sui dettagli e sulle sensazioni e il contributo di Alessandro Tota in questo senso è estremamente vario. In Palacinche abbiamo illustrazioni, vignette e sequenze a fumetti non si limitano a scorci urbani e naturali, ma trasmettono suggestioni culturali e stati d’animo mettendo a nudo pensieri, sensazioni e caratteri dei due autori nel loro percorso di “andata e ritorno” tra l’Italia e la ex Jugoslavia.
Per poter leggere tutto Palacinche e verificare l’effettiva riuscita del progetto di Alessandro e Caterina bisognerà però aspettare il 2012. Secondo quanto mi è stato detto a Bologna e poi confermato per email, l’uscita è programmata per il prossimo febbraio per i tipi di Fandango Libri (a cui appartiene la Coconino, che ha pubblicato lo “Yeti” di Tota). Il volume sarà di 17X24 cm. e avrà circa 120 pagine, più o meno equamente divise tra foto e fumetto, e rientrerà nella collana di storia e giornalismo, Documenti.
Nota: la sequenza a fumetti è tratta dal blog ufficiale di Palacinche su Tumblr, che consiglio di seguire per aggiornamenti.
Articolo originariamente pubblicato su Comicsblog.it