Comicsblog – Paz e Pert: la mostra a Roma
In esposizione tavole, illustrazioni, schizzi e altri disegni di Andrea Pazienza insieme a altri cimeli e documenti storici: per ripercorrere e celebrare la figura del "presidente partigiano" Sandro Pertini.
di Nicola D’Agostino
“Due esponenti di generazioni e temperie culturali diverse ma unite da un sincero legame di stima, da uno scambio e da una visione comune”. O in altre parole: una celebrazione della vita di Sandro Pertini per mezzo di documenti storici e soprattutto attraverso la divertita interpretazione che ne ha dato Andrea Pazienza.
Tra il 1978 e il 1987 Pazienza ha infatti dedicato numerose tavole e vignette al “presidente partigiano”, rendendolo anche protagonista di un volume intitolato “Pertini”.
La mostra si intitola “Paz e Pert”, come le sconclusionate storie che Pazienza aveva ideato negli anni ’80, e offre un interessante mix di politica, storia, satira e fumetto. Ci sono parecchie tavole, disegni e schizzi originali di Pazienza (una novantina) ma anche altri documenti e cimeli che ripercorrono le vicissitudini e lotte di Pertini e aiutano a capire come mai l’irriverente fumettista di San Benedetto del Tronto abbia trattato il politico con ironia ma anche con tanto affetto e rispetto.
Ho visitato la mostra e di seguito trovate una guida, con alcune immagini, del percorso espositivo. Spero renda giustizia a due grandi personaggi e invogli a gustare ancora di più uno dei più importanti autori di fumetti italiani.
Si accede attraverso la libreria Fandango Incontro, in pieno centro a Roma. Attraversando la libreria e superando il bar si arriva in un salone dove c’è la biglietteria e da cui si sale verso la mostra, che si snoda poi su due piani di Palazzo Incontri. Già nel salone si può scorgere sulla sinistra, appena entrati, una riproduzione della lettera-dedica di Pazienza a Pertini e dall’altro capo della stanza una sagoma in ferro battuto tratta da una delle caricature di Pertini di APaz.
Al primo piano, troviamo ad accoglierci come di prassi le biografie, in questo caso accostate nonostante le differenze (anche cronologiche) tra i due.
Tutta l’esposizione procede affiancando più o meno felicemente vari documenti storici e narrazioni della vita del politico socialista con i lavori che il fumettista gli ha dedicato. Il primo piano è impostato sulla storia della vita e lotta di Pertini a cui sono accostate le tavole delle peripezie dell’improbabile coppia di partigiani “Paz e Pert”.
Una ottima iniziativa dei curatori è stata quella di approntare una parete che riproduce le testate delle varie storie “partigiane”. Questa scelta ha il pregio di evidenziare la notevole inventiva grafica e tipografica di Pazienza che ogni volta giocava con le lettere che compongono il nome dell’ex Presidente della Repubblica.
Uno degli accostamenti più efficaci tra la vita di Pertini e i disegni di Pazienza è quello sulle peripezie antifasciste del politco. Vicino ai testi sono state messe riproduzioni e gli originali delle tavole in cui il fumetista si immagina i processi a cui fu “Pert” fu sottoposto.
Proseguendo, al secondo piano si viene accolti da una riproduzione di una delle illustrazioni più celebri di Pazienza con Pertini che scende da una collina di cui più avanti si può ammirare l’originale. Rientrati nel vivo della mostra insieme a una sagoma gigante del volto di Pertini ci sono due cimeli storici: la macchina da scrivere di Pertini e più in là l’urna con cui è stato eletto a Presidente della Repubblica.
Una parte del secondo piano è dedicata alla amara storia “a puntate” con cui nel 1983 Pazienza si allontanò dai toni comici presentando un giovane Pertini alla scoperta dei mali della politica in uno dei momenti più bui e squallidi della (prima) Repubblica.
Troviamo poi altre tavole singole e anche alcuni lavori a colori tra cui una riuscita copertina per Il Male.
C’è ovviamente anche l’immancabile stanza in cui si effettua la proiezione di video. A un compassato documentario su Pertini seguono varie scenette di un istrionico Pazienza nella redazione di Tango/L’Unità. Alle pareti di questa stanza ci sono vignette di Pertini fatte da altri artisti come Vauro, Angese, Passepartout, Lunari, Giannelli, Forattini e Altan.
L’ultimissima sala della mostra presenta materiale assortito di Pazienza ma non per questo poco interessante, anzi.
La parte più preziosa è una parete con vignette singole, schizzi, abbozzi, pubblicità che termina con un Paz alle prese con la novità del fax (e che si chiede se i segni a matita verranno trasmessi o meno).
Da segnalare infine una bacheca con copie delle riviste dell’epoca su cui Pazienza ha pubblicato disegni o storie su Pertini, inframmezzate dai pennarelli Pantone che lui (ma anche Scozzari) usava e amava.
La mostra “Paz e Pert” è stata curata da Vincenzo Mollica e Mariella Pazienza con la collaborazione di Stefano Caretti e Monica Mengoni dell’Associazione Nazionale Sandro Pertini. La mostra è organizzata da Civita in collaborazione con Fandango ed è a Roma, presso Palazzo Incontro, via dei Prefetti 22 in pieno centro (l’ingresso è dalla libreria Fandango Incontro).
L’esposizione è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 19 e rimarrà aperta sino al 27 febbraio 2011. L’ingresso costa 6 Euro, 4 scontato (ci sono agevolazioni per i possessori di tessere di varie catene commerciali, associazioni e organizzazioni).
Nota: le immagini pubblicate sono del sottoscritto e insieme a diverse altre sono visionabili su Flickr.
Articolo originariamente pubblicato su Comicsblog.it