Comicsblog – Mattotti, David B., Bacilieri e Guibert: le mostre da non perdere di BilBolBul 2010
Quattro esposizioni dedicate ad esponenti di primo piano del fumetto nazionale e internazionale. Ecco perché visitarle.
di Nicola D’Agostino
Dal 4 al 7 di marzo a Bologna si è tenuto il quarto festival internazionale del fumetto BilBolBul.
Anche se il clou della manifestazione è ormai concluso buona parte delle mostre sono ancora aperte.
Meritano di essere visitate perché ci offrono l’occasione di ammirare la produzione di diversi autori italiani e stranieri e permettono di immergerci nelle atmosfere delle loro opere con tavole originali, illustrazioni, schizzi preparatori, copie dei libri, materiali ed altro ancora.
Sul sito web di BilBolBul trovate l’elenco completo delle esposizioni, disseminate in giro per la città di Bologna e tutte ad ingresso gratuito. Senza togliere nulla alle altre eccone quattro da non perdere.
Cominciamo con la doppia personale dedicata a David B. e a Paolo Bacilieri, in pieno centro. Sono entrambi al al Museo civico dell’Archiginnasio, in Via dell’Archiginnasio 2, a pochi passi da Piazza Maggiore. L’ingresso è unico ma dopo la presentazione dei due autori si arriva ad un bivio e bisogna scegliere uno dei due percorsi possibili.
Andando diritto si entra nel mondo del francese David B., prolifico scrittore e disegnatore de Il Grande Male, Les Incidents de la nuit e Babel (Coconino Press) e Guerra di demoni (Mare Nero).
Aperta fino al primo di aprile, la mostra si intitola “Complotti notturni” e le molte tavole dell’autore sono valorizzate da un allestimento fatto di grandi spazi, scenografie evocative e sale immerse nella penombra e anche nel buio. Da segnalare anche una teca che contiene una selezione delle produzioni del seminale gruppo di autori L’Association di cui David B. è membro fondatore.
Altrettanto riuscita è la mostra di Paolo Bacilieri, visitabile sino al 18 aprile, e intitolata “Diario di un vizio”.
Qui l’attenzione è tutta nei dettagli, a echeggiare il tratto meticoloso di Bacilieri che nei suoi quasi trent’anni di carriera ha pubblicato sia sulle riviste (Corto Maltese, Comic Art, Blue, ANIMAls) che narrativa seriale (Napoleone e Jan Dix per Bonelli) condendo il tutto con opere personali (Dura Sagra) e talvolta controverse (The Supermaso Attitude).
L’allestimento è estremamente luminoso e arioso e le tavole originali di Bacilieri sono aqccompagnate e contestualizzate da una serie di teche in cui sono esposti molti dei riferimenti culturali usati e citati dall’autore: fumetti, libri, dischi, ma anche giocattoli, manifesti, oggetti di design e così via.
Da evidenziare che i pannelli e le tante didascalie (a fumetti) sui muri sono stati letterati a mano da Bacilieri stesso.
Un’altra mostra che merita una segnalazione è quella di Lorenzo Mattotti. È presso la galleria Stefano Forni in Piazza Cavour 2 ed è aperta fino al 9 aprile.
A chi non avesse mai sentito parlare di Mattotti dico solo che è uno dei fumettisti e illustratori italiani più stimati a livello internazionale. Oltre a una marea di disegni e dipinti, ad esempio per The New Yorker, Le Monde e per il Festival di Cannes, ha prodotto alcune tra le opere più mature, poetiche ed al tempo stesso sperimentali del fumetto mondiale tra cui Fuochi, Dottor Nefasto e il Signor Spartaco.
Non ho ancora avuto il piacere di visitare la mostra (sono stato solo all’affollato incontro di Mattotti con il pubblico) ma intendo farlo nei prossimi giorni e consiglio altrettanto ai lettori.
Gli appassionati di fumetto realistico di attualità faranno invece bene a non perdersi l’esposizione alla Cineteca di Bologna, in Via Riva di Reno, 72, dedicata al francese Emmanuel Guibert
La mostra, aperta sino al 12 aprile, si concentra sull’opera in tre parti Il Fotografo (ristampato in Italia da Coconino Press in occasione di Bilbolbul), storia che si basa sull’esperienza del fotogiornalista Didier Lefèvre in Afghanistan con Medicine Sans Frontieres negli anni della guerra russo-afgana.
Le tavole del fumetto di Guibert sono esposte insieme agli schizzi e ai materiali di partenza: ci sono tante foto di Lefèvre e anche il quaderno in cui il reporter annotava i fatti e impressioni del paese martoriato dalla guerra.
Una mappa (non interattiva) dei luoghi in cui si tengono le mostre è disponibile all’indirizzo
www.bilbolbul.net/luoghi10.html
Si ringrazia Edo Chieregato di Hamelin/BilBolBul per aver concesso l’uso delle immagini, tratte dall’account ufficiale su Flickr e Giovanni Arata/Ente Turismo Emilia Romagna per la solerte collaborazione.