Comicsblog – Il Canemucco su iPad e iPhone – Intervista allo sviluppatore dell’app
Nunzio Tonnara ci parla della versione digitale del Canemucco per dispositivi touch di Apple.
di Nicola D’Agostino
Oltre all’incarnazione cartacea la rivista “Il Canemucco” è ora disponibile anche in forma digitale. In questi giorni ha fatto esordio sull’App Store un’app universale che porta le storie di Maco “Makkox” Dambrosio e degli altri autori dell’antologico aperiodico sugli schermi di iPhone, iPod touch e iPad.
Ho contattato Nunzio Tonnara che si è occupato di realizzare il software per i dispositivi iOS di Apple per approfondire l’iniziativa e alcune delle caratteristiche dell’adattamento.
Come ti sei aggiudicato il ruolo di sviluppatore dell’app del Canemucco?
Seguo i lavori di Marco da qualche anno e circa un annetto fa lui scrisse su Facebook che aveva in mente qualcosa legato all’iPhone. Allora mi sono fatto avanti proponendogli una collaborazione. Il Canemucco ancora non era stato annunciato, e la collaborazione riguardava principalmente la creazione di un contenitore per storie sviluppate in verticale, ma non c’era nulla di definito. Poi c’è stato il Canemucco, ci siamo visti il maggio scorso alla presentazione del numero 1 e Marco mi ha raccontato di come immaginava l’esperienza di lettura di un fumetto digitale; qualche settimana dopo mi ha chiesto se mi andava di lavorare all’app del Canemucco, che avevano già in cantiere da tempo ma che era stata messa da parte. Io, che prima di tutto sono un suo fan, non ci ho pensato su due volte.
Nella presentazione dell’app hai scritto che il multitouch è “perfetto per il Canemucco, con le sue tavole prive di schemi e una community attiva e sempre pronta a raccontare le impressioni del post-lettura”. Ti andrebbe di spiegare e illustrare i motivi?
Sono sempre stato un lettore di fumetti e l’idea di un dispositivo multimediale per leggerli mi affascina molto. D’altro canto, però, non riesco ad apprezzare lo standard che si sta affermando in questi mesi nel mondo dei fumetti per dispositivi portatili… parlo delle app che mostrano un fumetto una vignetta alla volta, guidando il lettore in un modo prestabilito, senza lasciargli decidere su quale porzione della intera tavola porre inizialmente attenzione.
Il Canemucco, invece, è sviluppato senza schemi: le tavole sono libere da vignette, adatte ad essere esplorate con lo zoom su un cellulare e sicuramente perfette per schermi più grandi come quello dell’iPad. Per quanto non possa mai sostituire la carta, un device del genere, con il multitouch, le gesture per lo zoom e lo scroll verticale con un feedback visivo immediato, è quanto di meglio si possa desiderare per avere un’esperienza di lettura di tutto rispetto. Se a questo si aggiunge il fattore connettività-condivisione, il lettore dispone di un modo per dire immediatamente quali sono le sue impressioni su ciò che ha appena letto, e addirittura condividere un’immagine e ciò che ha suscitato in lui. E il Canemucco, godendo di un portale molto attivo, permette di raccogliere in un unico posto tutti questi pareri.
Che ruolo ha avuto l’autore e quanto è stato coinvolto nella realizzazione dell’app e del meccanismo di lettura? Noto che avete risolto in maniera abbastanza originale la visione delle doppie pagine: ce ne vuoi parlare?
Marco è stato attivo nella realizzazione dell’app, ma al tempo stesso mi ha lasciato carta bianca.
Insieme abbiamo stabilito quali funzionalità dovessero essere presenti e come dovesse essere l’esperienza di lettura. È stata sua l’idea di associare un movimento verticale alla lettura delle pagine doppie. Si doveva in qualche modo comunicare al lettore che la pagina era diversa dalle altre; con questa soluzione, si evita che il lettore salti delle pagine senza accorgersi della parte sulla destra e al tempo stesso le pagine doppie acquistano un valore diverso, come una carrellata cinematografica, cosa che si sarebbe persa se la navigazione fosse stata tutta in orizzontale. E poi, lo scroll verticale è tanto caro a Marco al punto che, secondo me, inconsciamente si insinua anche nelle sue produzioni su carta: penso che alcune pagine del Canemucco funzionino anche meglio così (ad esempio la scena iniziale della lucertola).
Altro aspetto interessante è la possibilità di selezionare e condividere online una parte di una pagina del Canemucco: di chi è stata l’idea?
Marco aveva questa idea di dare all’utente la possibilità di condividere esattamente quello che sta vedendo nel momento preciso in cui sente l’esigenza di farlo; al “come” ci ho pensato io. Trovo che questa idea funzioni perché spesso i dialoghi del fumetto sono pensieri che continuano ad avere un certo valore anche estrapolati dal contesto.
Qual è il workflow dell’app del Canemucco? Quali sono i passi necessari per arrivare dalla versione impaginata per la stampa a quella che si può sfogliare sullo schermo di iPhone e iPad?
Le pagine, così come sono state prodotte per la stampa, vengono ridimensionate per la risoluzione dell’iPad (l’iPhone utilizza la stessa versione, con l’aggiunta dello zoom) e poi viene creato un file xml che, tra le altre cose, serve a definire i capitoli e i loro titoli. Il tutto viene zippato, et voilà. :)
Articolo originariamente pubblicato su Comicsblog.it