Comicsblog – Dylan Dog: mostra a Cremona per i 25 anni di pubblicazioni
Nell’ottobre 1986 usciva il primo numero della fortunata collana della Sergio Bonelli. Una mostra a Cremona ne celebra un quarto di secolo di successi.
di Nicola D’Agostino
Con “L’alba dei morti viventi” di Tiziano Sclavi e Angelo Stano, nel lontano 1986, Bonelli lanciava una nuova serie a fumetti dedicata alle tematiche horror. Venticinque anni dopo Dylan Dog è uno dei personaggi di punta della casa editrice e del fumetto italiano.
In occasione della ricorrenza il Centro Fumetto «Andrea Pazienza» in collaborazione con la Sergio Bonelli Editore e con il Comune di Cremona, ha organizzato una mostra celebrativa del personaggio e dei suoi autori, intitolata “Dylan Dog 25. Il mito di una generazione”.
La mostra si tiene in pieno centro a Cremona, nella bella cornice della ex chiesa Santa Maria della Pietà, la cui parte principale è occupata dall’esposizione che conta un centinaio di tavole originali della serie, vari disegni, materiali di lavorazione, riproduzioni e pubblicazioni dedicate all’indagatore dell’incubo e alla sua storia.
Il grosso del materiale esposto arriva dalla collezione privata di Marco Cortellazzi, mentre il resto proviene dall’archivio e dalla biblioteca del Centro Fumetto e da altri collezionisti.
Superato il bancone all’ingresso, dove si possono acquistare il catalogo ed alcune pubblicazioni che documentano la realizzazione degli albi, sul lato sinistro si viene accolti dalla prima delle tre parti in cui è strutturata la mostra.
Nella sezione “Origini”, dopo una bella illustrazione a colori di Maurizio Di Vincenzo abbiamo un documento estremamente raro: le fotocopie delle matite fatte nel 1985 da Angelo Stano per il primo albo di Dylan Dog. Ci sono ben quindici pagine, alcune ancora solo abbozzate, altre già perfettamente rifinite. La qualità delle riproduzioni non è buona ma si vedono le prime apparizioni di Dylan, Groucho e dei protagonisti (vivi e non) di “L’alba dei morti viventi”.
Si passa poi alla sezione “Percorso” con una sequenza impressionante di tavole originali inframmezzate qui e lì da alcune riproduzioni di copertine e pagine interne.
Ci sono moltissimi dei disegnatori di Dylan Dog: il già citato Stano, Montanari e Grassani, Roi, Dell’Uomo, Villa (con le matite di una copertina) Trigo, Casertano, Piccatto, Dall’Agnol, Brindisi, Coppola, Ambrosini, Soldi, Dall’Agnol, Tacconi, Siniscalchi, Riboldi, Di Vincenzo, Mari, Alessandrini, Saudelli e altri ancora.
Di alcuni degli artisti ci sono più tavole ed è possibile leggere intere sequenze. È il caso di un’anteprima di quattro tavole di Stano dal Dylan Dog 300 che uscirà solo tra qualche mesi oppure di un classico di Dylan Dog a firma di Giampiero Casertano, “Il signore del silenzio”.
Non tutte le tavole sono apparse su Dylan Dog. La mostra include anche bozzetti, tavole incompiute e inedite o di prova, in cui si possono vedere parti ancora a matita o disegni mai pubblicati sulle pagine del fumetto.
In fondo alla sala c’è la terza sezione quella delle “Dediche d’autore”. Sono schizzi e disegni esplicitamente dedicati a Cortellazzi, che il collezionista ha raccolto nel corso degli anni.
Abbiamo una cinquantina di illustrazioni, alcune a colori, a firma di Stano, Vetro, Casertano, Ambrosini, Sommacal, Di Vincenzo, Mastantuono, Soldi, e persino Sergio Toppi.
Il corridoio centrale della sala è occupato da alcune bacheche che espongono cimeli assortiti dal quarto di secolo di vita editoriale del personaggio.
Le bacheche contengono materiale preparatorio come schizzi, tavole di prova, sceneggiature con indicazioni di Sclavi ma anche tante pubblicazioni e persino gadget. Ci sono le apparizioni di Dylan Dog su altre testate, ritagli di giornale, fanzine, cataloghi, monografie, albi speciali, ristampe, giochi, figurine, bollettini di fans club e anche schede sui siti web specializzati.
La mostra “Dylan Dog 25. Il mito di una generazione” si tiene a Cremona, presso Santa Maria della Pietà, in piazza Giovanni XXIII. L’esposizione è a ingresso libero e rimarrà aperta sino al 29 maggio. Può essere visitata dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it