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Chromium: lo stato delle cose di Chrome su Mac

Mentre procedono i lavori ecco un’anteprima non ufficiale del browser di Mountain View: ancora incompleto e con problemi ma che promette bene.

di Nicola D’Agostino

Provare Chrome su Macintosh? Ora è possibile.

Grazie alla natura open source dello sviluppo e all’intraprendenza di uno smanettone indiano è disponibile Chromium, una primissima versione nativa (a differenza di quella fornita da Codeweavers) e finalmente sperimentabile su piattaforma Apple.

chromium info

Utilizzabile da chi ha un Mac con processore Intel e la versione 10.5 di mac OS X, quella di cui parliamo è ovviamente un’iniziativa non ufficiale e ancora carente sotto molti aspetti. Dopo una prova possiamo affermare che fornisce un’idea preziosa e tangibile dello stadio a cui è giunto lo sviluppo e ci fornisce una conferma che anche su Mac -nonostante gli sforzi di Safari– Chrome rischia di aggiudarci il titolo di browser più rapido e reattivo.

I siti web, Mytech incluso, si aprono infatti un baleno e la velocità è confermata anche da test effettuati da Manu, lo sviluppatore indiano che ha compilato e fornito il browser.

chromium mytech.itAllo stato attuale però è ancora poco più di una dimostrazione: non è pensabile usare un browser in cui non c’è il copia e incolla, non si possa ingrandire o rimpicciolire il testo o aprire link in nuovi tab (ma quelli che aprono nuove finestre si aprono nei tab e quindi funzionano) o ancora fruire di contenuti Flash. Sono inattive diverse voci dei menù e preferenze. Qualche problemino con il rendering per cui talvolta appaiono artefatti sullo schermo e problemoni con siti web 2.0, anche importanti. Su tutti c’è GMail, che talvolta si apre senza problemi ma spesso e volentieri fa apparire un “sad tab”. chromium historyPer la cronaca: Flickr e Twitter non hanno invece dato alcun problema.

Detto questo la navigazione, history e bookmark funzionano discretamente bene anche se l’ultimo in forma limitata: niente aggiunta via menù contestuale o trascinamento nella barra (quindi per ora niente bookmarklet).

Lo sviluppatore promette di fornire a cadenza regolare -o ogni qual volta ci saranno novità- ulteriori versioni non ufficiali per Mac. Lo terremo d’occhio.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it