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BzaarCamp: l’anticonvegno sbarca in Italia

Incontri in tutto il mondo dedicati alla tecnologia: aperta, connessi e felicemente disorganizzati. Sabato a Milano.

di Nicola D’Agostino

Un meeting aperto a tutti, senza programma e improntato sulla condivisione delle conoscenze (tecnologiche) e l’interazione totale. E’ il BarCamp, nato negli Stati Uniti nel 2005 come reazione scherzosa al più elitario FooCamp organizzato dall’editore di culto O’Reilly. Il BarCamp si è però elevato al di sopra della semplice controproposta ed è cresciuto, al punto di valicare i confini del paese che lo ha ideato, gli Stati Uniti, e di trasformarsi in una rete mondiale di incontri e workshop aperti e paritarii.
Tra settembre e gennaio avranno luogo tanti BarCamp in Canada, Brasile e Corea ma anche nel vecchio continente a Parigi, Copenhagen, Berlino e anche in Italia, a Milano.

L’appuntamento per gli italiani è per il prossimo sabato 30 settembre nel capoluogo lombardo, e prende il nome di BzaarCamp.

Il riferimento alla metafora del bazar, coniato da Eric Raymond per lo sviluppo (e la cultura) open source, è scoperto. Il BzaarCamp è sia un invito esplicito alle comunità tecnologiche, artistiche e dei media a riunirsi che un indizio sull’obiettivo di collaborare e di condividere il sapere.

I requisiti organizzativi sono pochi, un posto coperto, connettività wireless e corrente (in questo caso offerti da una nota casa editrice di informatica) e le regole semplici, con l’obbligo per ogni partecipante di una presentazione, dimostrazione o contributo. Tutto sul posto e senza formalismi nè divisioni nette tra oratore e pubblico. La riuscita, come scritto anche sul sito, che non a caso è un wiki “dipende da chi interverrà e dalla loro buona volontà”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it