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Buon compleanno PC!

La nascita e le ragioni del successo di un insolito progetto realizzato in segretezza da Ibm in Florida a cavallo degli anni ’80: un sistema aperto e personale che ha creato un’industria. E portato alla diffusione dei computer.

di Nicola D’Agostino

Il 12 agosto 2006, il Personal Computer compie un quarto di secolo. Sono infatti passati 25 anni da quando nel 1981 Ibm lanciò sul mercato a circa 1500 dollari una macchina non più per centri di calcolo o grosse imprese ma un elaboratore compatto, personale e espandibile.

IBMPC unitacentrale

Frutto di due anni di sviluppo supersegreto nel centro Ibm di Boca Raton, in Florida, Il Pc di Ibm, noto anche come modello 5150, seppure non rappresentasse il primo elaboratore da desktop ebbe un successo impressionante e diede il la al settore dell’informatica e all’attuale diffusione negli uffici e nelle case dei computer.

Patty McHugh, l’unico membro femminile del team che lavorò al Pc, ricorda che non era assolutamente immaginabile l’impatto che il loro lavoro avrebbe avuto ma che era ferma la volontà di creare un prodotto per individui e non più solo informatici e che il progetto aveva un che di radicale rispetto agli standard di Ibm.
Tra gli aspetti innovativi e vincenti ci fu infatti l’adozione, per motivi economici, di parti e componenti in vendita sul mercato e non sviluppati in proprio. A differenza del precedente 5120, costruito interamente da Ibm tre anni prima, il 5150 usava processori Intel, schede di terzi, aveva un sistema operativo fornito da Microsoft (che nell’incarnazione Ibm si chiamava Pc-DOS) e software di aziende esterne come lo storico foglio di calcolo VisiCalc.

IBMPC

Chiave del successo del Pc fu non solo l’aspetto professionale e solido di macchina e periferiche ma anche la totale apertura del sistema, estremamente espandibile e addirittura venduto con un manuale che documentava le caratteristiche tecniche ed il suo cuore stesso, il Bios.

Il risultato fu la nascita di un’industria di sviluppatori e espansioni hardware ma sopratutto dei cloni, con la diffusione del Pc come standard de facto nelle aziende e in seguito nelle case e nelle scuole a scapito del precedente dominatore del mercato, l’Apple II.

Una curiosità: nel team di 12 persone che progettò in estrema segretezza il Pc di Ibm c’era anche David Bradley. Il nome dirà poco ma Bradley è l’ingegnere passato alla storia per aver ideato la combinazione per resettare il Pc: l’ormai famigerata combinazione Control+Alt+Canc.

Si ringrazia Nicola Battista per aver fornito un opuscolo dell’epoca da cui sono state tratte le immagini.