A due settimane dal secondo BarCamp italiano un reminder, ed un augurio. Perché continui la condivisione, lo scambio e il confronto di esperienze, tecnologie e culture.

di Nicola D’Agostino

Mancano esattamente due settimane al BarCampTurin. L’appuntamento con la seconda “anticonferenza” italiana, dopo l’esordio milanese, è infatti per sabato 2 dicembre, questa volta a Torino.

Dal numero degli iscritti (più di 100), degli interventi proposti (più di 40), dei rimandi e delle citazioni ma sopratutto dalla velocità con cui la pagina del wiki per la tappa torinese si è riempita di dettagli, arriva una ulteriore conferma del bilancio positivo del primo Barcamp e dell’estremo interesse da parte di chi c’era e da chi ci sarebbe voluto essere ma per ora ne ha solo letto in rete.

Le potenzialità del BarCamp sono parecchie.
Si va da occasione di incontro tra volti noti e meno noti della blogosfera italiana al confronto e discussione su tecnologie, pratiche e prospettive (anche economiche) del web (l’altra volta c’erano nomi di primo piano del Web 2.0 nostrano) e della cultura di Internet nella penisola.
Ma altrettanti sono i rischi: in agguato ci sono autocelebrazione e mera autopromozione, come è possibile che si “concluda” poco vista la programmatica informalità dell’evento.

La riuscita del BarCamp a Torino e in generale sta probabilmente tutta nel vecchio ma sempre valido motto hacker che recita “share what you know, learn what you don’t”. La speranza e l’augurio, da partecipante interessato, è che anche gli altri condividano.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it