Audiolibri sempre più verso il Drm
Così vi ricordate di restituirli alla biblioteca.
di Nicola D’Agostino
L’ultimo impiego del Drm, che potrebbe rivoluzionare il concetto di biblioteca, è per costringere i lettori a restituire i libri presi in prestito. Con documenti elettronici che scadono.
Il DRM si fa largo sempre di più nella vita di tutti i giorni. Alcune biblioteche pubbliche statunitensi infatti hanno inaugurato un sistema di prestiti online per “audiobooks”, le versioni audio dei libri.
I cittadini possono evitare di recarsi fisicamente nelle strutture e invece scaricare come e quando vogliono dal sito web file audio da ascoltare sui loro computer o su lettori portatili. I documenti sono in formato proprietario Windows Media Audio che non solo è irriproducibile su alcuni dispositivi -tra cui gli iPod- ma che contiene protezioni per evitare la creazione e diffusione di copie non autorizzate ma anche… ritardi nella restituzione. Il DRM nei file, infatti, terrà traccia della durata del prestito e alla scadenza, a meno di rinnovi, renderà il contenuto inaccessibile.
Il sistema, per cui le librerie pagano l’azienda OverDrive che lo implementa, dovrebbe servire oltre che ad aumentare e facilitare i prestiti, anche ad abbattere i costi legati ai supporti fisici e tranquillizzare i detentori dei diritti degli audiolibri.
Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it