Caccia ai desktop file
Quei piccoli file invisibili che pochi conoscono, ma che possono rappresentare una minaccia per la privacy.
di Nicola D’Agostino
Come altri sistemi operativi, anche l’OS del Macintosh contiene sui suoi supporti di archiviazione una serie di file e risorse nascosti all’utente finale ma indispensabili al corretto funzionamento della macchina.
A guardare con attenzione, il Mac OS "classico", e cioè tutte le versioni precedenti ad X (fino al 9.2, l’ultima), è disseminato di cartelle e file invisibili, in particolare a livello primario dell’hard disk (l’equivalente della "root" in altri sistemi) in cui è contenuto l’OS. Usando tool come il vecchio Norton Disk Editor o anche qualsiasi programma che abbia una funzione di "Apri" un po’ più smaliziata è possibile esaminare con maggiore attenzione la cartella in questione.
Il risultato sarà un’interessante lista di file, simile ad esempio a questa:
HFS+ Private Data
Cleanup At Startup
Desktop Folder
Elimina al Riavvio
System Folder
Temporary Items
TheFindByContentFolder
TheVolumeSettingsFolder
Trash
Desktop DB
Desktop DF
Desktop PN
Desktop
OpenFolderListDF
Icon
Shutdown Check
DesktopPrinters DB
AppleShare PDS
L’unico oggetto normalmente visibile nel Finder è "System Folder", meglio nota come "Cartella Sistema" nelle versioni italiane del Mac OS. L’altra dozzina di elementi assolve a funzioni quali eliminare file temporanei dopo le installazioni ("Cleanup At Startup" e "Elimina al Riavvio"), contenere file da mostrare sulla scrivania ("Desktop Folder", che equivale grosso modo al noto C:\WINDOWS\Desktop), ricordarsi delle icone personalizzate ("Icon") o delle cartelle aperte e della loro posizione ("OpenFolderListDF").
Tra questi ci sono alcuni file il cui contenuto riserva delle sorprese all’utente: Desktop, Desktop DB e Desktop DF.
Questi file sono sempre presenti e sono sostanzialmente dei database che servono tenere traccia di tutti i documenti e le applicazioni sull’hard disk: grazie a loro il Macintosh mostra correttamente le icone e sopratutto si ricorda che facendo doppio clic su un documento deve lanciare il programma ad esso associato. Le sigle "DB" e "DF" stanno per "Desktop Bundle" e "Desktop Files" (sì, i nomi sono ricorsivi) mentre "Desktop" assolve alla stessa funzione ma era usato sui sistemi molto vecchi, prima della versione 7 ed è tenuto per compatibilità con il passato e per i dischi di dimensioni molto piccole (floppy disk ad esempio).
Gli utenti Macintosh di lunga data sanno che, come manutenzione, è buona norma di tanto in tanto "ricostruire il desktop", cioè riaggiornare il database dei file. La procedura può essere fatta tramite utility ad hoc (Norton, Tech Tool) o semplicemente riavviando la macchina tenendo premuti i tasti Command (Mela) e Option (Alt) fino alla comparsa della scrivania e dando OK alla richiesta che compare. Un file di desktop troppo grande e vecchio può rallentare le prestazioni, aprire i documenti con i programmi sbagliati (o non aprirli affatto) e mostrare icone generiche per i file.
Quello che però non tutti sanno è che modificare o aggiornare i desktop file può essere fatto anche per questioni di privacy. Il Desktop DB contiene al suo interno una serie di dati, tra cui i nomi dei file, le loro posizioni sul disco fisso, i commenti inseriti, gli url dei siti visitati e dei file scaricati (e generalmente "poggiati" sulla scrivania). Insomma una miniera di informazioni sensibili e riservate che potrebbe essere usata anche contro di noi.
Per guardare all’interno del Desktop DB e verificare l’effettivo contenuto si può usare l’utility "Desktop DB Diver" di Thomas Tempel. Basta lanciarla, selezionare il volume o la partizione che ci interessa (nel nostro caso quella standard, "Macintosh HD") e scegliere la voce "app" o "comment".
C’è effettivamente da preoccuparsi e la situazione si fa drammatica quando si scambiano dati con altri. Masterizzando CD in formato ISO9660 (il formato standard su Windows ed altri sistemi) il Macintosh non solo include i file Desktop DB e DF del disco da cui si prendono i file, ma li può rendere visibili (basta un semplice editor di testi come Notepad), permettendo a chiunque di ficcanasare tra le nostre operazioni in rete e non.
Come correre al riparo? In vari modi: anzitutto dopo le proteste di migliaia di utenti le ultime versioni del più diffuso programma di masterizzazione per Mac, Toast, permettono di eliminare, o meglio di includere file Desktop DB e DF "vuoti" al momento di creare il CD. Una buona cosa, quindi sarebbe aggiornare Toast alla versione 5 o, meglio ancora, all’ultima disponibile.
Un altro modo di evitare il problema può essere quello di masterizzare i dati da una partizione (vera o virtuale) o immagine disco, create ex novo, i cui desktop files sono "vergini". Questo si può fare da Toast, anche nelle vecchie versioni, oppure con l’utility di Apple "Disk Copy", acclusa in ogni Mac OS.
Ci sono inoltre delle utility che possono correre in nostro aiuto. Una è "Trash-Desktop", che rende tutti e tre i file "Desktop DB", "Desktop DF" e "Desktop" visibili e li sposta nel cestino. Basta riavviare e poi vuotare il cestino.
Un’altro aiuto ci viene da "Total Desktop Rebuild" che "forza" una ricostruzione totale dei file "desktop".
Infine, per chi magari non si fida o vuole ricorrere a metodi più diretti ed artigianali è possibile forzare con un trucco la creazione di nuovi indici. Per farlo è sufficiente un qualsiasi editor di testi.
La prima operazione è chiudere tutti i programmi aperti (eccetto il Finder, ovviamente) per poi lanciare l’editor, aprire un nuovo documento e, anche vuoto, salvarlo con il nome "Desktop DB" (senza le virgolette) dentro il livello primario del disco fisso.
Nella finestra di dialogo il sistema chiederà se si vuole rimpiazzare un file preesistente.
Ovviamente la risposta è sì. Lo stesso si può fare per "Desktop DF". Chiudiamo il programma, apriamo la cartella dell’hard disk e cestiniamo i due file ora visibili. A questo punto basterà riavviare e poi svuotare il cestino per avere… la coscienza pulita.
Approfondimenti:
Desktop DB Diver
www.tempel.org/macdev/
TB 520 – Desktop Manager Q&As
developer.apple.com/technotes/tb/tb_520.html
TB 535 – Finder Q&As
developer.apple.com/technotes/tb/tb_520.html
OPS 03 – Desktop Using Icons from Old Versions of Applications
developer.apple.com/qa/ops/ops03.html
Una versione di questo articolo è stata pubblicata su "Hacker Journal" n. 17 del 16/01/2003