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Apple ridimensiona i prezzi delle componenti del Mac Mini

A poche settimane dall’annuncio ufficiale e immediatamente a ridosso dello sbarco nei negozi dell’ultima follia di Steve Jobs, per i moduli Bluetooth e wireless Airport scattano i saldi. E non solo per loro…

di Nicola D’Agostino

Nelle ultime ore Apple ha messo in atto, a sorpresa e senza troppi clamori, un ribasso generale nei prezzi delle caratteristiche opzionali Bto (Built to order, costruito su richiesta) del Mac mini.
Il ritocco ha interessato martedì i prezzi statunitensi e, poche ore dopo, anche quelli degli Apple Store europei, tra i quali quello italiano.

Le componenti interessate sono i moduli Bluetooth e wireless “Airport” che scendono a 100 euro (invece degli originari 130); il disco più capiente da 80 GByte che viene proposto ora a 50 euro anziché 90 e la Ram, al centro di critiche per la dotazione di base insufficiente (256Mb) e per il costo, che ora scende di 150 euro, partendo dai 475 di qualche giorno fa. Rimane invece immutato il prezzo dell’unità ottica “Superdrive”, che legge e masterizza Cd e Dvd e che guadagna però in velocità (da 4x a 8x).

Secondo alcune fonti gli sconti sarebbero stati applicati anche retroattivamente, per mezzo di riduzioni all’origine o con rimborsi, ad alcuni acquirenti recenti.

Il ritocco dei prezzi a sole due settimane dalla presentazione e a pochi giorni dall’arrivo nei negozi sarebbe una correzione di rotta che oltre a risultare indubbiamente gradita al pubblico è secondo molti un chiaro segnale dell’attenzione di Apple nei confronti del suo nuovo, aggressivo prodotto, il primo mai proposto con un prezzo di partenza sotto la soglia psicologica dei 500 dollari negli USA e dei 500 euro – imposte incluse – in Europa.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it