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Apple, RealNetworks, Harmony. Hacker a chi?

Alcuni retroscena interessanti dello scontro sulla “convivenza” dei due sistemi di digital rights management per portare sull’iPod anche i brani venduti su Rhapsody.

di Nicola D’Agostino

Non si è fatta attendere la risposta di Apple alle manovre di Real Networks per portare su iPod anche i brani audio comprati tramite il servizio di vendita digitale Rhapsody.
Il comunicato rilasciato da Cupertino si scaglia duramente contro la disponibilità la versione incriminata di Real Player denominata “Harmony” che permette di tradurre il Drm (digital rights management) di Real in quello di Apple. Nel breve testo si fa riferimento a “tattiche ed etica da hacker”, si accennano possibili “implicazioni” che potrebbero mettere in ballo il Dmca (Digital Millenium Copyright Act) e si ventilano provvedimenti di aggiornamento degli iPod che in futuro renderanno inutilizzabile la tecnologia armonizzante appena annunciata da Real.

Al di là dell’opinabile scelta di parole da parte di Apple, notoriamente fondata da due “hacker”, l’accenno a un’accusa di infrazione del Dmca non è purtroppo campato in aria, nè tantomeno una novità. È dello scorso marzo il caso di un’azienda del settore pubblicitario-statistico che ha fatto causa a una concorrente (Inquiry Management Systems e Berkshire Information Systems i nomi delle contendenti)optando per questa strada piuttosto che per accuse più sostanziate di frode o di violazione di contratto. È inoltre quantomeno curioso notare che, se andiamo ancora più indietro con gli anni, scopriamo che Real stessa ha usato questa strategia nel dicembre del 1999 contro Streambox, rea di aggirare le sue protezioni antipirateria nell’offerta di sistemi che scaricavano e convertivano i file RealAudio in più canonici Mp3 e Wav.

La risposta di Real ad Apple parrebbe però fugare questo scenario. Non solo Real ha ribadito che la sua operazione sarebbe in linea con una “tradizione di metodi sviluppati in maniera indipendente e pienamente legale per raggiungere la compatibilità”, ma nei giorni scorsi sono stati diffusi preziosi particolari in tal senso che svelano il meccanismo che sta dietro a “Harmony”. Secondo quanto ha affermato su un forum Karl Lillevold, ingegnere di Real Networks, la tecnologia “armonizzante” non rimuoverebbe o disabiliterebbe affatto il Drm di Apple ma si limiterebbe a convertire verso questo formato protetto i brani che hanno in origine il sistema di Drm usato da Real nel suo servizio di vendita RealOne. Il sistema di Apple “Playfair” non sarebbe quindi a rischio di cracking ma si tratterebbe di una semplice “transcodifica”.

Non solo: per l’implementazione, Real, dopo essersi vista negare la collaborazione di Apple, pare si sia avvalsa del lavoro fatto da “DVDJon” Johansen, per il discusso progetto Hymn, idea suffragata da Johansen stesso il quale, in un intervento sul suo blog, ha chiesto ironicamente l’indirizzo a cui presentare il conto.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it