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Apple presenta il nuovo Final Cut Pro X

Lo strumento professionale per il montaggio video su Macintosh si rinnova, con una nuova interfaccia, nuove funzioni, più potenza a disposizione e un prezzo più basso, abbandonando però i canali tradizionali di vendita.

di Nicola D’Agostino

Apple ha annunciato oggi la nuova versione del suo software per l’editing video professionale su Mac, che ora si chiama Final Cut Pro X.

L’aggiornamento arriva dopo quasi due anni di attesa e per l’occasione il programma è stato interamente riprogettato e offre nuove funzioni per facilitare la gestione del video e dell’audio e sfrutta meglio tutta la potenza dei modelli Macintosh attuali.

Più potenza a disposizione

Secondo Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Product Marketing di Apple, “Final Cut Pro X è il più grande passo avanti nell’editing video professionale dal lancio del primo Final Cut Pro”.

Una delle prime cose che salta all’occhio è che Final Cut Pro X è (finalmente) un programma 64 bit. Secondo l’azienda di Cupertino questa caratteristica dovrebbe permettere di sfruttare i processori di Intel per ridurre notevolmente le attese in fase di montaggio, anche quando si lavora con i video ad altissima risoluzione 4K.

Oltre a questo il software si appoggia ancora di più all’hardware delle schede grafiche -che però devono supportare lo standard OpenCL– per fornire rendering più veloci in background e “stratosferiche prestazioni di riproduzione in tempo reale”. 

Final Cut Pro è cambiato

 
Altrettanto rilevanti sono le modifiche all’interfaccia che derivano dall’aggiunta di nuove funzioni.

La maggiore rivoluzione di Final Cut Pro X consiste nella Magnetic Timeline. È un nuovo approccio al montaggio delle riprese che permette all’utente di aggiungere e organizzare le clip in qualsiasi posizione, mentre le altre si risistemano automaticamente e “intelligentemente”. Impostando delle Clip Connections (connessioni fra clip) si legano infatti gli spezzoni della storia principale ad altri elementi come titoli ed effetti sonori, in modo che si mantengano sempre sincronizzati anche quando si sposta una clip avanti o indietro.

Si possono persino combinare elementi correlati tra loro in una Compound Clip (clip composta) che può essere montata e modificata come una singola clip e la nuova funzione Auditions permette di passare da uno spezzone all’altro per confrontare all’istante riprese diverse e scegliere quella più adatta. 

La seconda grande novità è la Content Auto-Analysis (traducibile come analisi automatica dei contenuti) che esamina il materiale girato durante l’importazione e aggiunge tag ai contenuti con informazioni utili. Final Cut Pro X utilizza poi le informazioni e i tag per organizzare tutto in Smart Collection, che aiutano a ritrovare velocemente le clip in base al tipo di inquadratura (primo piano, piano americano, grandangolo), al tipo di materiale e al numero di persone nell’inquadratura.

Si possono ovviamente aggiungere tag anche in forma manuale sia a spezzoni che a  Range, spezzoni di clip, per una maggiore versatilità e praticità nella ricerca e recupero delle sequenze da utilizzare.

Estremamente utili sono anche il nuovo Inline Precision Editor e Auditions.
Il primo compare alla bisogna con un doppio click su qualsiasi edit point e offre maggior controllo per individuare il frame o il sample audio specifico che si vuole includere (o escludere). Auditions permette invece di creare e salvare varie versioni del montaggio con spezzoni, audio o anche effetti diversi: la Magnetic Timeline Final Cut Pro X si occuperà della riorganizzazione del materiale nella forme alternativa.

Prezzi, formati e requisiti

Final Cut Pro X è già disponibile a 239,99 Euro, esclusivamente dal Mac App Store. Lo stesso vale per Motion 5 e Compressor 4 aggiiornamenti dei software per l’animazione e per l’encoding avanzato, che ora costano 39,99 Euro cadauno. Si tratta di prezzi molto comptetivi, e notevolmente più bassi del passato (l’intero pacchetto Final Cut Studio costava 999 Euro). Va però evidenziato il passaggio alla distribuzione solo come download. Per la sua soluzione video professionale Apple ha quindi scelto la stessa strada già annunciata per il venturo Mac OS X Lion: e a guardare bene anche i requisiti di sistema sono molto simili.

Per utilizzare Final Cut Pro X è necessario un Mac con processore Intel Core 2 Duo (o superiore), Mac OS X v10.6.7 o successivo, almeno 2 GB di memoria RAM e 2,4 GB di spazio su disco. È inoltre necessaria una scheda video che supporta OpenCL (tra le integrate va bene la Intel HD Graphics 3000 o successive) con 256 MB di VRAM e un monitor con risoluzione di 1280 per 768 pixel. 

Per la lista completa dei requisiti e tutte le specifiche tecniche del software si può consultare una pagina apposita sul sito web statunitense di Apple.

Nota: le immagini a corredo dell’articolo sono “courtesy of Apple”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it