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Apple pasticcia con Dtrace

Volontà di proteggere i suoi interessi e di celare ad occhi indiscreti meccanismi delicati come quelli relativi alle protezioni di Drm?

di Nicola D’Agostino

La notizia circolava già da alcuni giorni tra gli addetti ai lavori, ma sta diventando un caso dopo alcune segnalazioni di siti di primo piano quali BoingBoing e MacWorld.co.uk

dtraceNell’ultima versione di Mac OS X è presente una utility per sviluppatori chiamata Dtrace che permette di controllare accuratamente il funzionamento dei software in esecuzione. Apple ha mutuato la tecnologia da Sun e ne ha ampiamente pubblicizzato la presenza. Non ha però avvisato di averla modificata: pare infatti che alcuni software, tra cui iTunes, abbiano un’impostazione, un flag chiamato PT_DENY_ATTACH. Grazie a questo sfuggono al controllo di Dtrace e risultano invisibili, come scoperto da Adam Leventhal, che del software è stato uno dei creatori presso Sun e che invoca il ripristino delle piene funzionalità dell’utility, che allo stato attuale è minata nella sua efficacia.

Le speculazioni più immediate fanno ovviamente pensare alla volontà di Apple di proteggere i suoi interessi e di celare ad occhi indiscreti meccanismi delicati come quelli relativi alle protezioni di Drm per i contenuti audiovisuali che commercializza.

Mentre si attende un chiarimento da parte di Apple c’è chi si è rimboccato le maniche ed ha creato una pezza.
Si tratta di un nome noto, Landon Fuller, ex sviluppatore Apple che già in passato si era distinto per aver fornito in maniera indipendente contromisure alle vulnerabilità dei software made in Cupertino.

Fuller però specifica che quanto fornito è un hack, una soluzione non ortodossa e echeggia Leventhal ritenendo che l’unica vera soluzione sia la rimozione da parte di Apple del PT_DENY_ATTACH da Mac OS X.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it