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Apple: nuovi MacBook Air con memorie solo a stato solido

Gli ultraportatili di Apple abbandonano i dischi fissi e si rinnovano aumentando potenza e autonomia ma anche introducendo un inedito modello con schermo piĆ¹ piccolo.

di Nicola D’Agostino

Cosa succederebbe se si incrociasse un MacBook con un iPad? È la frase con cui l’amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, ha presentato la nuova generazione di portatili MacBook Air, proposti come “il futuro dei notebook”.

Uno delle novità è l’abbandono dei dischi fissi e l’adozione di fabbrica su tutti i modelli di memoria flash a stato solido, da un minimo di 64GB sino a un masimo di 256GB. I vantaggi, come nel caso dell’iPad, sono una maggiore affidabilità, maggiore velocità, ufficialmente “fino a due volte di più rispetto ai dischi rigidi tradizionali”, nonché più leggerezza e compattezza del computer, che per l’occasione guadagna il design “Unibody” a scocca unica e il trackpad Multi-Touch in vetro già adottati dagli altri MacBook.

Rispetto ai vecchi modelli del 2009 con memoria a stato solido (Ssd) Apple ha deciso di montare la memoria direttamente sulla scheda madre. Il risultato è un risparmio di spazio che è stato sfruttato per maggiorare la batteria e aumentare l’autonomia, salita da cinque ore reali a sette sul modello con schermo da 13” e risoluzione di 1440 x 900 pixel. A questo Apple ha affiancato un secondo modello, più piccolo, che dovrebbe soddisfare anche l’utenza che da anni rimpiange il PowerBook 12”.

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L’Air “minore” ha uno schermo è da 11,6 pollici e una risoluzione di ben 1366 x 768 pixel, un peso di pochi grammi superiore al chilo (contro 1,32 Kg del 13”) e un’autonomia di cinque ore. Entrambi i MacBook garantirebbero inoltre ben trenta giorni di stand-by.

Nessuna novità per le Cpu, che restano Intel Core 2 Duo e anzi nell’inedito Air da 11” partono con un clock inferiore, 1,4 GHz. Cambiano però sia la scheda video che la dotazione di porte di input/output.

Tutti i nuovi MacBook Air montano la scheda integrata già presente negli ultimi MacBook, MacBook Pro 13” e anche nel Mac mini: è la NVIDIA GeForce 320M che attinge a 256MB della memoria generale, ma rappresenta un sensibile salto prestazionale rispetto alla vecchia 9400M e offre anche l’accelerazione grafica sotto Flash. In quanto alle interfacce le USB sono ora finalmente due, disposte sui due lati, e il MacBook Air con schermo più grande guadagna anche uno slot per schede SD.

I MacBook Air da 11 e 13 pollici sono subito disponibili attraverso gli Apple Store e i rivenditori autorizzati.
I prezzi, tutti IVA e tasse incluse, sono quattro, come i modelli proposti. Il MacBook Air con schermo da 11” e processore a 1,4 GHz e 2GB di memoria è proposto a 999 Euro o a 1149 Euro a seconda che monti 64GB o 128GB di memoria flash. Il MacBook Air con schermo da 13 pollici ha una frequenza della Cpu superiore, di 1,86 GHz, e costa 1299 o 1599 Euro a seconda che si scelga il taglio da 128GB o 256GB.

Tra le opzioni al momento dell’ordine c’è la maggiorazione della RAM a 4GB su tutti e quattro i modelli e in alcune configurazione anche processori un po’ più veloci. Pagando 90 Euro in più l’Air da 11” con 128GB di Ssd può passare a 1,6 GHz mentre l’Air da 13” con Ssd 256GB può salire a 2,13 GHz. In entrambi i casi si raggiunge nominalmente la velocità (e il prezzo) dei MacBook Air precedenti.

L’immagine a corredo dell’articolo è “courtesy of Apple”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it