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Apple: la lunga marcia del software Universal

Con il rilascio di Final Cut Studio 5.1 la Mela fa un promesso e atteso passo in avanti nella transizione della suite per i nuovi Mac-Intel. Ma la strada sembra ancora lunga.

di Nicola D’Agostino

Apple ha annunciato la disponibilità di Final Cut Studio 5.1, il suo pacchetto per la produzione video, in versione “Universal Binary” e utilizzabile ora anche sui Macintosh con processore Intel Core Duo.

Si tratta di un tassello importante nella migrazione tecnologica della piattaforma Mac, migrazione che però pare procedere lentamente e presentare diverse incertezze per gli utenti.

La lista di programmi utilizzabili sui nuovi iMac, MacBook Pro e Mac mini è in aumento ma notiamo che mancano ancora le versioni anche per Core Duo di diversi software professionali. Se per Office o Photoshop si può sfruttare il sistema di emulazione trasparente Rosetta incluso in Mac Os X per altri software questo non è possibile.

È il caso delle offerte “Pro” di Apple che a gennaio, in occasione dell’uscita dei nuovi Mac, sul sito web si annunciavano anche per Cpu Intel da “fine marzo”.

Il rilascio di Final Cut Studio 5.1 seppure a prezzi aggressivi, dà l’impressione di essere una rincorsa un po’ in extremis alle tempistiche originali visto che la data dell’annuncio è del 31 marzo, sopratutto se si considerano altre mancanze eccellenti, tra cui la versione Universal di Aperture spostata da Apple da marzo a “metà di aprile”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it