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Apple: iPhone e iPad trainano i risultati del secondo trimestre 2012

Gli ultimi risultati finanziari confermano il trend positivo dell’azienda, che continua la sua crescita annuale, soprattutto grazie a iPhone e iPad. Ma da non sottovalutare sono anche i numeri di Mac, iPod e iTunes Store.

di Nicola D’Agostino

Un fatturato trimestrale di 39,2 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 11,6 miliardi di dollari, quasi il doppio di un anno fa. E oltre 110 miliardi di dollari in cassa e a disposizione. I risultati finanziari del secondo trimestre 2012 confermano il lento declino degli iPod e ripropongono il rituale calo fisiologico dopo gli exploit delle feste di Natale, ma mostrano ancora una volta un’azienda in crescita, in primis grazie alle vendite cellulari e tablet, forti negli Stati Uniti quanto a livello internazionale, in particolare in Cina.

Durante il terzo trimestre in cui Apple è ufficialmente sotto la guida di Tim Cook, l’azienda californiana ha infatti venduto:
35,1 milioni di iPhone (incremento dell’88% rispetto all’anno scorso)
11,8 milioni di iPad (incremento del 151%)
7,7 milioni di iPod (flessione del 15%)
4 milioni di Macintosh (incremento del 7%)

Ma esaminiamo meglio questi numeri, mettendoli in prospettiva.

I dispositivi iOS si confermano la colonna portante di Apple con oltre cinquanta milioni di device venduti negli ultimi tre mesi. Ai trentacinque milioni di iPhone e quasi dodici milioni di iPad vanno infatti aggiunti gli iPod touch, che secondo l’amministratore delegato Tim Cook costituiscono la metà degli iPod venduti.
Da non sottovalutare anche l’indotto: il fatturato di iPhone e accessori e quello di iPad e accessori è rispettivamente di è di 22,7 e 6,6 milioni mentre l’iTunes Store, che include i proventi dell’App Store, ha contribuito quasi due milioni di dollari.
Discorso diverso invece per l’offerta per il salvataggio dei dati “nella nuvola” di Apple. Anche se iCloud ha oltre 125 milioni di utilizzatori, il Chief Financial Officer Peter Oppenheimer, ha glissato sui proventi e dichiarato che iCloud non è pensato per monetizzare lo l’archiviazione, ma serve per “aumentare la soddisfazione dei clienti” (ovvero: le vendite di iPhone & C.) e più avanti verrà potenziato.

Molto buoni anche i numeri del business storico di Infinite Loop, quello dei computer Macintosh. Per quanto quattro milioni possano sembrare pochi, si registra non solo un incremento rispetto all’anno scorso, ma anche rispetto al resto del mercato. L’amministratore delegato Tim Cook ha infatti fatto notare che questo è il ventiquattresimo trimestre di fila in cui la crescita dei Mac è risultata superiore a quella dei PC.

Un aspetto migliorabile, per ammissione stessa di Cook, è l’incapacità di soddisfare appieno la domanda, sia nell’offerta di modelli che nelle quantità: le scorte di Mac e quelle degli iPad sono inferiori al necessario e la produzione del nuovo iPad non è ancora a livelli ottimali. Inoltre, anche se l’iPad 2 a prezzo ribassato ha indubbiamente aiutato Apple a posizionarsi alcuni ambiti (tra cui quello della formazione), i suoi benefici effettivi andranno ponderati sulla lunga distanza dato che il rischio di cannibalizzare le vendite di modelli più costosi è dietro l’angolo.

Un aspetto di cui non si parla nel comunicato stampa ma che è stato evidenziato (anche in passato) nella Conference Call con i media è l’importanza del mercato cinese. Negli ultimi tre mesi Apple ha fatturato quasi otto milardi in Cina, con una crescita tripla rispetto al 2011. Secondo Cook “c’è un ampio margine” e nei prossimi mesi è probabile che vedremo Apple incrementare i suoi sforzi in Asia, a partire dal risolvere una volta per tutta il contenzioso con la ProView per l’utilizzo del marchio “iPad”.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it