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Apple, iLife ancora più ricco

Il pacchetto comprende le nuove versioni di iPhoto, iMovie, iDvd e Garageband. Al MacWorld presentato anche il software per l’office e Mac Os X Tiger.

di Nicola D’Agostino

Al Macworld di San Francisco si confermano anche gran parte delle indiscrezioni degli scorsi giorni riguardanti le novità software di Apple.

A distanza di un anno dal fortunato iLife 04 arriva la versione per il 2005, il cui altisonante slogan è “digital media revolution”.
iLife 05 conferma il contenuto e con l’esclusione di iTunes (che segue altri ritmi e strategie) rinnova e arricchisce sostanzialmente i programmi iPhoto, iMovie, iDVD e la rivelazione GarageBand.

iPhoto con il 5 guadagna in velocità, migliora organizzazione, ricerca e presentazione delle foto digitali, aggiunge formati grafici (tra cui il professionale RAW) e espande considerevolmente gli strumenti di editing, con la possibilità di elaborare colori, contrasto, e altri parametri. Si espandono anche le opzioni per gli album stampati, che ora possono avere immagini su due facce del foglio.
La novità di maggiore rilievo per iMovie è l’arrivo del formato ad alta definizione HD, sinora esclusiva del pacchetto professionale Final Cut. Tra le altre aggiunte di rilievo ci sono l’editing non distruttivo e nuovi effetti e transizioni.
Anche iDVD, il programma casalingo per la creazione di DVD si arricchisce di temi ma sopratutto introduce il supporto ai formati DVD -r +r -rw +rw e l’inedita possibilità di masterizzare con un solo passaggio quanto acquisito dalla videocamera.
GarageBand 2 non solo vede l’arrivo di un quarto “Jam Pack”, una libreria sonora esterna dal nome eloquente, “Symphony Orchestra”, ma si accresce in complessità e versatilità con la registrazione fino a 8 tracce, la notazione musicale in tempo reale e la regolazione del pitch e del tempo. Le nuove tracce registrate inoltre si possono elaborare come fossero strumenti software ed è possibile creare i propri loops da aggiungere ed avere disponibile nel proprio archivio.

iLife 05 sarà disponibile a 79 dollari (trenta più della precedente) dal 18 di gennaio e pochi giorni dopo, dal 27 sarà gratuito (come il precedente) con tutti i nuovi Mac.

Viste le novità per iMovie, arriva il supporto dell’alta definizione video anche per il semiprofessionale ma accessibile Final Cut Express, che aggiunge il suffisso “HD”, e verrà reso disponibile da febbraio a 299 dollari in versione completa e 99 per l’upgrade.

Si conferma anche l’uscita di un pacchetto da ufficio, seppure in forma più ridotta rispetto alle anticipazioni. Sulla falsariga di iLife arriva infatti iWork 05 che rimpiazza il vecchio AppleWorks e contiene due applicazioni. La prima è Keynote 2, con nuovi temi, animazioni e slideshow, una visualizzazione che facilita le presentazioni al relatore e la compatiblità con vari formati tra cui Appleworks, PDF, Powerpoint e Flash. La seconda applicazione è l’atteso Pages, realizzato dallo stesso team di Keynote. Si tratta di un word processor con ambizioni da strumento di impaginazione, che offre quaranta modelli sviluppati da Apple, permette di integrare anche grafici e tabelle ed è compatibile con Word, Appleworks e PDF. iWork 05 costerà 79 dollari e sarà in vendita solo come pacchetto a sè stante, dal 22 gennaio negli USA e dal 29 nel resto del mondo.

Infine, anche se la data definitiva non è stata ancora fissata, si fa più certa e vicina l’uscita della sesta versione del sistema operativo MacOS X. La 10.4, “Tiger”, sarà in vendita entro la metà di quest’anno (“molto prima di Longhorn” ha fatto notare Jobs) e conterrà novità come la settima release di Quicktime, il nuovo iChat e le funzionalità di ricerca Spotlight. QuickTime e iChat due traggono notevoli benefici dall’adozione e implementazione del nuovo codec H264, standard di mercato per il video che sarà utile sia per i prossimi sviluppi del DVD che per effettuare chat audiovideo con più interlocutori. Spotlight è, secondo il CEO, nettamente superiore a proposte concorrenti come MSN Desktop e Google Desktop in virtù di una maggiore integrazione con il sistema operativo e con i programmi, anche grazie alla collaborazione attiva degli sviluppatori.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it