Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Apple, il nuovo Mac mini Intel

Anche il Macintosh più accessibile cambia processore e si accomoda meglio nel salotto digitale. Ma con qualche perplessità.

di Nicola D’Agostino

Si rinnova il più piccolo dei Macintosh. Dopo iMac e portatili professionali Apple ha appena annunciato il passaggio anche del Mac mini alle Cpu fornite da Intel. La novità principale è la presenza al posto del G4 di un Core Solo da 1,5Ghz sul modello base e del Duo Core da 1,66GHz su quello di punta che dovrebbero garantire un guadagno prestazionale fino al quadruplo rispetto alle precedenti incarnazioni.

Cambiano anche altre caratteristiche: rimane la porta FireWire ma le porte Usb da due diventano quattro, i dischi sono Serial Ata fino a 120 GByte, ci sono due slot Ram (e quindi si può raggiungere i 2 GByte) l’Ethernet è ora Gigabit (a 10 e 100 si aggiunge la velocità 1000) e compaiono ingresso e uscita audio analogico e digitale ottico.
A questo si aggiunge il telecomando Apple Remote ed il supporto per il software multimediale FrontRow introdotti lo scorso anno sull’iMac G5.
Il nuovo Mac mini è collegabile al televisore e all’impianto stereo e conferma le voci degli ultimi mesi su una macchina più assimilabile alle soluzioni Media Center anche grazie a nuove funzionalità di scoperta e condivisione in Rete di musica, immagini e video.

Non tutte le novità sono però liete: come nel MacBook Pro scompare il modem 56k, disponibile ora solo esterno via Usb e in rete ha già riscosso parecchie critiche la scheda video che è una Intel GMA950 integrata sulla scheda madre e con memoria condivisa.

Qualche perplessità c’è anche sui prezzi: il modello base, con Core Solo da 1,5 GHz e unità ottica Combo, costa 659 Euro mentre quello superiore, con Core Duo da 1,66 G Hz e unità ottica Superdrive, costa 879 Euro. Si tratta di cifre che paiono in linea con altre offerte simili della concorrenza, fatte le dovute distinzioni su sistema operativo e software incluso (Mac OS X, iLife, FrontRow) ma che paiono lontane da quelle aggressive dei primi Mac mini, pensati per attirare nuovi utenti.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it