Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Apple, ecco il nuovo Mac OS X, Tiger

Tante belle novità, ma non per tutti: crescono infatti considerevolmente i requisiti di sistema.

di Nicola D’Agostino

Sarà nelle mani degli utenti tra poco meno di due settimane, il 29 Aprile per l’esattezza, la quinta release del sistema operativo Mac OS X di Apple, nome in codice “Tiger”.

L’annuncio era atteso da diversi giorni e secondo alcune fonti era in origine previsto per il primo di aprile, data che coincide con il ventinovesimo anniversario della fondazione di Apple. Le prime anticipazioni ufficiali di Tiger risalgono alla scorsa estate quando il CEO Steve Jobs lo presentò alla annuale conferenza per gli sviluppatori.

Mac OS X 10.4, descritto nei comunicati come “il sistema operativo più avanzato del mondo”, contiene oltre 200 nuove funzionalità e numerose novità di rilevo rispetto alle versioni precedenti.
Per esempio, lo strumento di ricerca avanzata Spotlight e quello di scripting visuale Automator, il discusso ambiente per mini-utility Dashboard, il nuovo codec video H.264 sfruttato sia nella settima versione di QuickTime che per offrire videochat a più utenti e anche VoiceOver, che promette di fare di Tiger il primo sistema operativo che un cieco possa installare, configurare e usare completamente da solo.

Tra le altre caratteristiche si segnala l’aggiornamento di molti dei programmi inclusi (Mail, Safari, Anteprima, Libro Font, Xcode tra gli altri) ma anche di modifiche strutturali come l’ulteriore integrazione con reti Windows, il supporto ad applicazioni a 64 bit (per i processori G5), l’inclusione della tecnologia Xgrid per condividere le risorse di elaborazione dei Mac come nodi di supercomputer e i sottosistemi Core Audio, Core Image e Core Video con cui Tiger migliorerà la gestione musicale e sopratutto di immagini statiche e in movimento in tempo reale, anche sfruttando la potenza delle schede video più recenti a cui verrà delegato parte del carico di lavoro.

Secondo Ken Bereskin, dirigente del marketing di Apple, Mac OS X 10.4 Tiger è “un aggiornamento indispensabile”, che “cambierà il modo in cui gli utenti usano il proprio computer”.
Non si tratterà però di un aggiornamento indolore nè alla portata di tutti.

I requisiti di sistema di Tiger (“Macintosh con processore PowerPC G3, G4 o G5 , FireWire integrata, 256 MB di RAM, 3 GB di spazio libero su disco o 4 GB se si installano gli strumenti per sviluppatori”), come già successo in passato, alzano in modo discutibile la soglia di ingresso, consegnando all’obsolescenza forzata tutte le macchine sprovviste di porte Firewire di fabbrica. Non solo: per sfruttare alcune delle funzioni avanzate di Tiger come quelle per Core Video o la videoconferenza multidirezionale le richieste hardware salgono ulteriormente escludendo di fatto tutti i modelli con processore G3 e anche gran parte dei G4 e dei portatili.

Mac OS X 10. 4 Tiger è già prenotabile presso l’Apple Store o i rivenditori convenzionati ma verrà consegnato e reso disponibile nei negozi solo a partire dal 29 aprile. I prezzi (iva inclusa) sono di 129 Euro per la licenza singola e 199 Euro per il “Family Pack” da cinque licenze che per l’utenza educational si riducono rispettivamente a 88,80 e 99,60 Euro.

Chi acquista da oggi in avanti un Mac con OS X 10.3 può chiedere l’aggiornamento al 10.4 al costo di 17 euro e 99 centesimi.
Sempre nelle stesse date verrà rilasciata anche la versione server di Mac OS X 10.4, che costerà 499 euro e 999 euro per licenze illimitate.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it