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Apple e Psystar: fine della battaglia legale?

Apple e la sua Eula emergono trionfanti dallo scontro con il clonatore di Macintosh, Psystar. Fine delle speranze per chi vuole installare l’OS di Cupertino su hardware di terzi?

di Nicola D’Agostino

Dopo circa un anno e mezzo di scontri la corte della California ha dato ragione ad Apple ai danni della Psystar, l’azienda della Florida che fa concorrenza montando Mac OS X su hardware compatibile.

Il giudice ha decretato che la proibizione di installare il software di sistema su computer non di Apple è perfettamente legale e valida e scartato la dottrina della “first sale” su cui puntava la Psystar. Questa pratica in genere protegge il diritto dell’acquirente a impiegare come meglio ritiene -ed anche rivendere- l’opera o l’oggetto senza il permesso del produttore. Purtroppo le modifiche della Psystar necessarie a installare e far funzionare Mac OS X su hardware generico vanno ad inficiare la legalità della pratica.

È stato inoltre decretato che la Psystar stava abusando dei marchi e del copyright di Apple in contravvenzione al Dmca, il Digital Millennium Copyright Act e che la Apple non era rea di abuso di copyright.

Per l’azienda di Cupertino si tratta di una vittoria su tutta la linea che conferma la validità della Eula (End User License Agreement) di Mac OS X e rende estremamente probabile che la Psystar incassi il colpo anche sulle altre questioni pendenti.
Groklaw fa notare che ci sono ancora in ballo varie accuse tra cui rottura di contratto, infrazione dei marchi e concorrenza sleale ma l’altra causa ancora in piedi, che è in Florida, dovrà fare i conti con questo precedente californiano.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it