Il negozio digitale di audio, video e software di Apple è in crescita anno dopo anno, ma l’azienda per ora minimizza e insiste sulla sua importanza strategica.

di Nicola D’Agostino

Apple non è solo computer e dispositivi “mobile”: una quota rilevante del suo fatturato è costituito dalla voce “Other Music Related Products and Services” che include i proventi dell’iTunes Store.

Negli ultimi risultati finanziari questa voce riporta 1327 milioni di dollari (di cui pare 1100 siano merito dello Store), un dato in crescita rispetto al passato.
Il numero è non solo superiore al primo trimestre 2010 (che includeva le feste) ma soprattutto mostra una progressione rispetto allo stesso periodo negli scorsi anni: nel 2009 era a 1049 milioni, nel 2008 a 881 milioni e nel 2007 a 653 milioni.

Apple però continua a sostenere che gli introiti della distribuzione di musica, video e software a pagamento coprono le spese e servono per sostenere l’ecosistema di iPhone & C., nozione che ha ribadito anche durante l’ultimo dialogo con la stampa.

Per i contenuti audio e video non ci sono aggiornamenti dalla fine di febbraio quando sono stati superati i dieci miliardi di brani scaricati.

In quanto all’App Store l’azienda ha confermato le (poche) informazioni diffuse qualche settimana fa: “oltre 185‘000 app” di cui “oltre 3‘500 sono per l’iPad”, categoria in forte crescita. I download totali sono invece per ora a quota quattro miliardi tra applicazioni gratuite e a pagamento.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it