Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Apple alla conquista dell’audio digitale

La casa di Cupertino ha annunciato l’acquisizione di Emagic, software-house tedesca produttrice di Logic Audio: continua l’avanzata della piattaforma Mac nel territorio della produzione multimediale.

di Nicola D’Agostino

Lunedì 1 luglio Apple ha annunciato l’acquisizione di Emagic, software-house all’avanguardia nell’audio digitale.

La notizia ha suscitato particolare clamore tra gli operatori del settore perché Emagic è la produttrice di Logic Audio, uno dei programmi più utilizzati nell’ambito della produzione musicale professionale, usato da più di 200.000 musicisti in tutto il mondo, tra cui nomi di altissimo profilo quali Jean Michel Jarrè e Herbie Hancock.
Emagic è stata fondata nell’autunno del 1992 ad Amburgo, in Germania, da Gerhard Lengeling, Chris Adam e Sven Junge, già autori del primo programma in assoluto di sequencing, Notator, sviluppato per la piattaforma Atari, a lungo lo standard negli studi di registrazione.

Il software Logic, arrivato alla versione 5, disponibile sinora sia per Macintosh che per Windows, permette di controllare e pilotare strumenti Midi e, da alcuni anni, anche di importare e manipolare direttamente le tracce audio. Prodotti simili, in diretta competizione, sono Digital Performer della Motu e Cubase Audio della Steinberg/Propellerheads.

Nel comunicato stampa si specifica che Emagic continuerà ad operare ma come divisione di Apple, la quale, per bocca di Sina Tamaddon, vice presidente della Sezione Applicativi, si dichiara entusiasta riguardo all’idea di accogliere il team (tra cui più di 20 sviluppatori) per creare nuovi, incredibili, strumenti per i musicisti.
Inoltre la produzione si concentrerà esclusivamente sui prodotti per Macintosh (che rappresentano attualmente il 65% degli introiti di Emagic): dal settembre del 2002, infatti, la ditta non produrrà più versioni per Windows.
L’acquisizione di Emagic è solo l’ultima di una serie di mosse strategiche compiute negli ultimi tre anni, e tutte focalizzate al raggiungimento di una posizione di rilievo come piattaforma di produzione multimediale (un “hub digitale”, come più volte ripetuto dal presidente ad interim Steve Jobs).

Nell’aprile del 2000 Apple ha acquisito tecnologie per l’authoring Dvd dalla tedesca Astarte, nel 2001 ha assorbito la Focal Point Systems, produttrice di tool di editing video per i formati 16 e 35 mm, particolarmente usati dai registi indipendenti, mentre nel 2002 è stata invece la volta della Zayante, leader nelle soluzioni Firewire (le cui porte sono standard sulle macchine Apple da anni).

Dal 1999 ad oggi agli utenti della mela sono stati forniti gratuitamente programmi “consumer” per l’ascolto di musica (iTunes), la gestione delle foto digitali (iPhoto), la creazione di filmati (iMovie) e la loro esportazione su Dvd (iDvd).
Parallelamente, nel 1999 c’è stato il lancio del software per la produzione e post-produzione video Final Cut Pro, giunto alla versione 3, e, in seguito di Dvd Studio Pro, pacchetto per la creazione di Dvd (ricordiamo che sono diversi i modelli di Mac a montare masterizzatori Dvd).

Secondo varie fonti l’operazione appena conclusa dalla casa di Cupertino con Emagic vedrà anzitutto Logic Audio aggiungersi ai due software appena citati quale ulteriore tool professionale esclusivo per Mac, e dall’altro un potenziamento generale delle capacità audio della piattaforma, in particolare per il nuovo sistema operativo Mac OS X, su cui la Apple punta tutte le sue carte.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it