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Apple: addio PowerMac, arriva Mac Pro

Con le macchine professionali e i server si conclude la migrazione a Intel. Con nuove possibilità ma anche continuità con il passato.

di Nicola D’Agostino

Apple: il Leopard che verrà

Si chiama Mac Pro il nuovo desktop professionale presentato al WWDC2006, la conferenza annuale per sviluppatori del mondo Apple. Dopo solo 210 giorni dal rilascio dei primi Macintosh con chip di Intel il Ceo Steve Jobs ha annunciato che la transizione è portata a termine. Lo ha fatto grazie al lancio di due nuovi Mac, il Mac Pro e il nuovo Xserve, che contengono i nuovissimi Core 2 Duo e completano l’offerta di Cupertino coprendo ora anche le fascie desktop e server.

Il Mac Pro ha esternamente lo stesso aspetto del PowerMac G5 che rimpiazza ma è rinnovato totalmente all’interno. Il suo processore basato sui nuovi Dual Core Intel Xeon 5100 (Woodcrest) può raggiungere velocità fino a 3 GHz. La Cpu è a 64 bit, ha un motore vettoriale SSE3 a 128 bit e una cache L2 da 4 MB
Secondo Apple i processori sarebbero da 1.6 a 2.1x più rapidi del G5 quad e in media offrono un’incremento doppio.

La memoria è Ddr2 a 667 MHz e il Mac Pro ha un bus a 256 bit con 4 canali con 25GB/sec di banda. Il Mac Pro inoltre può montare due unità ottiche e ha spazio per ben 4 dischi fissi (che si montano senza viti, a incastro). Gli slot di espansione sono 4, tutti Pci Express di cui uno, quello per la scheda video è in fondo e di dimensioni extra per accogliere agilmente qualsiasi scheda.

Novità anche nell’offerta commerciale: la configurazione di base è una sola, con 2 Cpu da 2.66 Ghz dual, 1 GByte di Ram, disco da 250 GByte, Geforce 7300 GT (256 MByte di VRam), due interfacce Ethernet, Superdrive, porte Usb e Firewire a partire da 2.519 Euro iva inclusa. Tutte le altre (tante) caratteristiche sono tutte opzionali e a richiesta: clock maggiorato da 3ghz, Ram fino a 16 GByte, dischi più capienti (per un totale di 2 TeraByte), schede grafiche quali la Ati Radeon x1900 o Nvidia FX4500, connettività BlueTooth e Airport (Wifi).

L’Xserve ora monta anch’esso Cpu Xeon dual core, è simile al Mac Pro come caratteristiche, con un guadagno prestazionale quintuplo rispetto ai precedenti modelli. Anche in questo caso Apple ha scelto di mantenere invariata l’estetica ma di cambiare radicalmente l’interno: il risultato è maggiore spazio per caratteristiche, ad esempio un alimentatore ridondante tre dischi o Ram sino a 32 GByte. Per l’Xserve il modello base parte da 3.299 Euro e offre due Dual Core a 2.0GHz, 1 GByte di Ram, un disco da 80 GByte, due Ethernet, porte Firewire e Usb ma la macchina è interamente configurabile dal cliente con una miriade di opzioni.

Sia il Mac Pro che l’Xserve sono ordinabili presso l’Apple Store e i rivenditori autorizzati: la disponibilità è di 3-5 giorni per il primo e a partire da ottobre per il secondo. Aggiungiamo che i modelli con processore PowerPC (PowerMac G5 e Xserve G5) non sono spariti dallo Store ma sono ancora ordinabili, presumibilmente fino a esaurimento delle scorte.

Nessuna novità infine ma ritocco di prezzi verso il basso per i monitor Lcd Cinema Display: il 20” è offerto a 799 Euro e il 23” a 1149 Euro.