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Apple a caccia di nuovi microchip

Un piccolo acquisto strategico che potrebbe essere alla base di nuove evoluzioni dei device compatti e ultraportatili con il marchio della Mela.

di Nicola D’Agostino

L’azienda di Cupertino ha acquisito una piccola produttrice di microprocessori, la P.A. Semi per una cifra che oscillerebbe attorno a 278 milioni di dollari.
Apple
 “Apple di tanto in tanto rileva piccole aziende tecnologiche e non è solita parlare di obiettivi e piani” ha spiegato il portavoce Steve Dowling alle domande della stampa ma si vocifera che l’acquisizione sia stata condotta in prima persona dall’amministratore delegato Steve Jobs e dal vice presidente Tony Fadell, che è a capo della divisione iPod.

La P.A. Semi ha circa 150 dipendenti ed è stata fondata nel 2003 da Dan Dobberpuhl, già progettista negli anni ‘90 presso Digital, dei processori Alpha e StrongARM e l’azienda si è distinta per il design di Cpu estremamente efficienti e dal basso consumo.

Tra la selezionata clientela di PA Semi c’è anche Apple e pare che nel 2005 le due aziende abbiano lavorato per mesi ad una possibile evoluzione dei processori Risc di Ibm prima che a Cupertino si decidesse per il passaggio ad Intel. Questa scelta e il ruolo di Fadell nell’acquisizione fa ritenere che i chip della PA Semi non finiranno in portatli e desktop ma piuttosto nelle prossime generazioni di iPod, iPhone o dispositivi comunque compatti come l’AppleTv, magari a scapito dell’Atom di Intel.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it