Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Anti-Mp3: ecco la pole position

La corsa verso alla leadership nella musica digitale si arricchisce di giorno in giorno. Dopo Ogg Vorbis ecco i software in gara.

di Nicola D’Agostino

Monkeysaudio, i cui file sono contraddistinti dall’estensione .ape (ape sta per “scimmia”), è stato sviluppato da Matthew T. Ashland. Può ricorrere a diverse modalità di compressione (oltre a quelle proprietarie) e ha adottato di recente una licenza open source, distribuendo i codici sorgenti e offrendo lo sfruttamento senza restrizioni. La limitazione di Monkeysaudio è che attualmente è disponibile solo per Windows, anche se il fatto di essere diventato “free” non esclude futuri sviluppi.

Lpac , creato da Tilman Liebchen, è un codec (acronimo di coder/decoder, codificatore/decodificatore) che, a fronte di una compressione senza perdita del segnale, garantisce un risparmio minore di circa il 50% rispetto a Mp3. I file Lpac recano l’estensione .pac e la tecnologia è disponibile oltre che per Windows (esiste un plug-in per il popolare player Winamp) anche per Linux e Solaris.

Shorten, sviluppato da Tony Robinson della Softsound, crea dei file con estensione .shn, compressi e lossless ma dalla notevole pesantezza, all’incirca il 50% dell’originale. Eventualmente è possibile optare per una compressione “lossy”, che “rovina” il segnale ma genera file più piccoli. La peculiarità di Shorten è che per ogni file, in fase di creazione, vengono prodotti altri file collegati che ne descrivono caratteristiche e informazioni supplementari o che ne attestano la genuinità. Programmi per ascoltare, creare o anche solo convertire i file Shorten esistono per tutte le versioni di Windows, Macintosh e Linux/Unix.

Flac sta per Free Loseless Audio Codec, ed è rilasciato sotto licenza Gpl e Lgpl (quindi gratuito e libero da brevetti) di cui sono già disponibili e scaricabili front-end per Windows, Unix e MacOS X e che può essere compilato per le più diffuse varianti di Unix (Mac OS X, Linux, *BSD, Solaris), per BeOS, OS/2 e altre ancora. Da segnalare che Flac è l’unico dei formati appena elencati per cui è stato annunciata la riproduzione sui device mobili Rio e Dell, alla stregua del più noto Ogg Vorbis.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it