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MSX-20 anni di Zilog Inside

Festeggiamo il ventennale dell’MSX, un home computer per molti versi rivoluzionario che conta tuttora numerosi estimatori, utilizzatori e continua a stupire con nuovi progetti.

di Nicola D’Agostino

La nascita ufficiale dell’MSX reca la data del 27 giugno del 1983 quando furono annunciate le specifiche dell’MSX1, base di quella che doveva essere la prima implementazione di un nuovo standard di computer nel settore home computer, su imitazione di quanto accadde con il VHS nel campo dell’home video.

La nascita dell’MSX.

L’idea di base fu il prodotto della ASCII, un’impresa fondata dal pioniere dell’informatica giapponese (e non solo) Kazuhiro "Kay" Nishi, con la partecipazione della Microsoft. All’epoca Gates era fortemente legato a Nishi e la ditta di Redmond fornì sia il sistema operativo che una versione apposita del suo Basic, chiamati MSX-Dos e MSX-Basic, rispettivamente.

Kay Nishi 2003

Dietro alla ASCII c’era il supporto di numerosi giganti dell’elettronica giapponese e mondiale. A partire dall’autunno dell’83 furono prodotti computer MSX da numerosissime ditte: Canon, Casio, Fujitsu, Hitachi, JVC, Mitsubishi, NTT, Panasonic, Pioneer, Philips, Samsung, Sanyo, Schneider, Seikosha, Sharp, Sony, Toshiba, Yamaha, Yashica solo per nominare le più
famose (la lista completa è all’url www.faq.msxnet.org/hardware.html).

MSX

Ogni macchina, di base, rispettava i dettami delle specifiche dello standard, anche se ai costruttori veniva lasciata un’ampia libertà nella scelta di potenziare le proprie macchine con delle caratteristiche aggiuntive, che avrebbero potuto distinguerle da quelle della concorrenza, come fece ad esempio la Yamaha, che propose l’MSX come workstation musicale.

Qualche dato tecnico.

Dal punto di vista hardware generale l’MSX rappresenta un ibrido fra una console per videogame ed una generica macchina CP/M-80 e, anche se nel corso degli anni seguenti la piattaforma ha avuto numerose evoluzioni (MSX2, MSX2+, MSX TurboR e derivati) le coordinate tecniche di base sono rimaste immutate.
E’ interessante notare che per progettare i computer MSX è stato usato come punto di partenza il home computer Spectravideo SVI-318, a cui sono state ampliate alcune caratteristiche hardware e aggiunti nuovi comandi al linguaggio Basic. La parentela fra le due macchine è molto stretta: la prova è nel fatto che per lo Spectravideo era disponibile un emulatore in grado di far girare i programmi per MSX.

Zilog Inside

L’MSX, come molti altri computer degli anni ’80 (ad esempio lo ZX Spectrum della Sinclair), è a 8 bit ed è basato sul processore Zilog Z80, che inizialmente lavorava a 3,58 MHz. Questa frequenza è stata raddoppiata in alcuni modelli della terza generazione (MSX2+) e definitivamente nei modelli della quarta generazione (MSX Turbo R).
Il sistema video e quello audio sono gestiti da processori specifici, usati anche su altri computer: nell’MSX1 il chip per l’audio è lo stesso usato anche nello Texas Instruments’ TI-99/4, e nelle console ColecoVision e Coleco Adam mentre l’audio è gestito dal processore AY-3-8910 della General Instruments, lo stesso usato dallo Spectrum128 e in alcune schede audio per PC.

Lo standard MSX prevede un minimo di 8Kb di memoria RAM, 16Kb di memoria ROM ed almeno uno slot per l’inserimento di cartucce software e/o interfacce per l’estensione del sistema con nuove periferiche. Nonostante la comparsa dopo solo due anni di floppy drive gli slot furono ampiamente usati per espansioni, sia hardware che software.

Non solo in Giappone.

Un esempio molto particolare di quest’ultimo caso è la cartridge con il Sacro Corano, prodotta per le versioni arabe dell’MSX.

cartridge Corano

Infatti, anche se l’MSX raggiunse il massimo della popolarità nel suo paese natale, riscosse un buon successo anche in Corea, Europa (grazie alla Phillips ma non solo) Sud America e fu diffuso anche in posti apparentemente insospettabili quali Unione Sovietica (fu usato nelle scuole e addirittura nelle missioni spaziali) e Paesi Arabi, mentre è praticamente ignoto negli USA.

Sono stati proprio gli utenti e gli appassionati nel mondo che negli ultimi dieci anni hanno permesso all’MSX di resistere e anzi di stupire con incredibili hack e aggiunte prima che nella madre patria si muovesse di nuovo qualcosa a livello ufficiale.
Ma di questo e di altro parliamo con Enrico Barbisan, retrocomputerista ed esperto italiano di MSX.

Nicola D’Agostino: Com’è la situazione dell’MSX nel mondo?

Enrico Barbisan: L’interesse attorno al sistema MSX non è mai sceso. Pur essendoci stati dei periodi di difficoltà, dovuti alla fine dello standard agli inizi degli anni 90, gli appassionati hanno sempre prodotto hardware e software di qualità in modo del tutto indipendente ma ispirandosi comunque alla filosofia del progetto.
Un esempio sono le periferiche: espansioni di slot, cartucce megaram, kit 7 mhz, le nuove RS-232, lettori di memorie Flash, e anche un’interfaccia IDE per il collegamento di CD-ROM, HD e Zip, che trasformano l’MSX in un vero sistema multimediale!

NDA: Puoi fornire una stima degli utenti attuali?

EB: Difficile: possiamo solo dire che siamo a migliaia e, soprattutto, molto motivati! A molti MSXiani va stretto il fatto di essere etichettati come retrocomputeristi, l’MSX è ancora una realtà viva e vegeta!

NDA: E in Italia?

EB: Il fronte italiano ricalca più o meno la situazione internazionale, con club e comunità online anche se è molto interessante il fatto gli italiani tendano a sostenersi con le sole proprie forze. Inoltre esistono anche utenti che in modo indipendente continuano produrre applicazioni e videogame o si cimentano in progetti geniali come l’installazione di reti di home computer o connessioni di periferiche di ogni tipo.
L’importante è che tutte queste iniziative non restino dei progetti isolati: molto importanti sono perciò gli incontri nazionali in tema MSX: visti i successi dei precedenti a Brescia e Spresiano (TV), si bisserà sicuramente anche quest’anno.

NDA: Cosa succede in Giappone? Qual’è la tua opinione sulle recenti iniziative e sul futuro dell’MSX?

EB: In Giappone l’MSX è ripartito alla grande! Nishi ha fondato l’MSX Association, che ora detiene i diritti del marchio MSX ed ha prodotto MSX-PLAYer, l’emulatore ufficiale dei sistemi MSX che però al momento non può essere esportato al di fuori dei confini del Giappone a causa della Microsoft, tuttora detentrice dei diritti del BIOS.
L’emulatore permetterà anche di giocare direttamente su PC con tutte le cartucce ROM originali MSX, grazie all’USB Cartridge Reader, uno slot MSX che si connetterà alla porta USB del PC.
Inoltre, in collaborazione con la ASCII, è stato pubblicato l’MSX Magazine, una rivista che solo in Giappone ha venduto più di 30000 copie!

MSX Magazine

Un altro progetto giunto ormai a buon punto è il OneChip MSX, cioé l’integrazione in un unico chip di tutte le specifiche audio e video dell’MSX. Lo scopo sarebbe quello di fornire servizi multimediali e, integrato in dispositivi mobili, di reperirli direttamente da reti wireless, supportati dall’MSX-PLAYer che costituisce una sorta di "processore virtuale".
Per il futuro, infine, gli utenti si aspettano anche una nuova piattaforma MSX3, e per il momento girano voci di un OneChip affiancato da uno Z80 a 100 Mhz…
Gli utenti hanno accettato positivamente queste iniziative, forse è una strada buona per rivitalizzare queste "vecchie" tecnologie che danno ancora molte soddisfazioni, in barba agli sprechi di risorse cui l’informatica moderna ci ha ormai abituati.

Approfondimenti:

Kay Nishi: il papà dell’MSX

L’idea di un computer basato su uno standard è frutto della mente del dottor Kazuhiro Nishi, uno degli artefici del personal computing giapponese.
Nishi nella sua carriera è stato editore, fondando la ASCII e pubblicando la prima rivista di informatica nipponica nel 1977; traduttore (sue le versioni in Nihongo di "The Road Ahead" di Gates e "Being Digital" di Nicholas Negroponte); progettista per la Mitsubishi; amico e collaboratore di Bill Gates (che ha coinvolto nel progetto MSX), parte del team Microsoft che realizzò l’MS-DOS (e c’è chi afferma che Nishi fu cruciale nel convincere Gates ad accettare la proposta di realizzare un sistema operativo per la IBM) oltre che ovviamente responsabile delle attività della ditta di Redmond nel paese del sol levante.

Nishi e Gates - 1978

Insomma, una carismatica e bizzarra figura che ha creduto ed investito nell’MSX (e responsabile del recente revival della macchina), arrivando a pazzesche trovate pubblicitarie come un gigantesco dinosauro all’uscita della metropolitana di Tokyo, cosa che, per la cronaca, non piacque molto a Gates, il cui supporto alla causa dell’MSX scemò sensibilmente nella seconda metà degli anni ’80.

MSX: pinguino inside?

Una curiosità dell’MSX è il frequente
uso del pinguino come suo simbolo, anche di recente, scelta che condivide con il sistema operativo GNU/Linux.

Konami penguin

Il perché di questo animale non è stato ufficialmente chiarito ma è probabilmente a causa di Penguin Adventure, uno dei primi e più popolari giochi per MSX sviluppato dalla Konami.

Risorse online

MSX Association – detiene i diritti dell’MSX, MSX-PLAYer, OneChipMSX, MSX Magazine
msxa.fcm.co.jp/

MSX Resource Center – sito di riferimento della comunità MSX
www.msx.org/

ASCII Corporation – i padri del progetto MSX
www.ascii.co.jp/

Ultimate MSX FAQ – sito informativo amatoriale di riferimento dell’MSX
www.faq.msxnet.org/

Elenco illustrato di alcuni modelli MSX con le caratteristiche tecniche
www.betuwe.net/~mellemab/homecomputers/msx.html

Progetto di implementazione di UNIX per MSX
uzix.sourceforge.net/

MSX web ring
www.webring.org/cgi-bin/webring?ring=msxring;list

Mailing list MSX Italia
groups.yahoo.com/group/msxitalia

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su "Hacker Journal" n. 32 del 28/08/2003